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Assicurazione per le casalinghe: scade il 31 gennaio

Assicurazione per le casalinghe: scade il 31 gennaio

L’assicurazione per le casalinghe è un argomento poco trattato e, forse, non tutti sono a conoscenza del fatto che sia obbligatoria. Infatti, non è d’obbligo solo per le persone che lavorano esclusivamente in casa per accudire la famiglia e la propria abitazione. La cifra da versare è davvero minima e per mettersi in regola c’è tempo fino al 31 gennaio. Ma scopriamo cosa copre e quali vantaggi offre.

Chi ha l’obbligo di assicurarsi, chi è escluso e chi è esente

L’obbligo di assicurarsi è per tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni compiuti, che lavorano quotidianamente ed esclusivamente per la cura della casa e della famiglia. Dalla polizza sono escluse le persone che hanno un impiego extracasalingo. Quindi, chi svolge un’attività per la quale c’è l’obbligo di iscrizione ad un’altra cassa previdenziale non dovrà sottoscrivere altro. Invece, le persone esenti sono: i lavoratori socialmente utili, i titolari di borse lavoro, chi fa corsi di formazione e tirocini, i lavoratori part time, i religiosi, le badanti le perpetue e le colf. Inoltre, sono esenti anche tutte le persone con un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro annui e un reddito familiare sotto i 9.296,22. Il premio per tutti loro è a carico dello Stato. Per avere la copertura gratuita si deve presentare un’autocertificazione redatta sul modulo dell’Istituto.

Altre categorie con l’obbligo di assicurarsi

L‘obbligo di assicurarsi riguarda anche: gli studenti che si occupano dell’ambiente in cui abitano, anche se studiano e dimorano in un luogo diverso dalla città di residenza e gli ultradiciottenni che lavorano solo in casa per la cura della famiglia. Inoltre, anche per i pensionati con meno di 65 anni, i lavoratori in mobilità e in cassa integrazione, cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia senza un’occupazione e chi ha un impiego che non dura l’intero anno come i lavoratori stagionali.

Quanto costa aderire e quali infortuni copre

Il costo annuale per stipulare la polizza assicurativa è di 12,91 euro, non frazionabile ma detraibile attraverso la dichiarazione dei redditi. La copertura inizierà dal giorno successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento. Il versamento deve essere eseguito presso gli uffici postali tramite lo specifico bollettino. Il modulo, TD451, può essere ritirato presso gli stessi uffici postali, le sedi Inail e le associazioni di categoria. Inoltre, è possibile pagare elettronicamente, sul portale dell’Istituto dal proprio PC, presso gli sportelli bancari, le poste, gli istituti di pagamento e i tabaccai che offrono il servizio. L’assicurazione risarcisce chi si fa male occupandosi delle faccende domestiche, chi nel fai da te, o per colpa di animali domestici. Attenzione: il risarcimento è previsto solo in caso di invalidità permanente, pari o superiore al 27 per cento. Il caso di morte è previsto e i proventi spetteranno ai superstiti.

Gli spazi coperti dall’assicurazione contro gli infortuni domestici

Gli spazi coperti dall’assicurazione contro gli infortuni domestici sono: la casa in cui risiede la famiglia accudita e gli spazi pertinenti, le soffitte, le cantine, i giardini ed i balconi. Ne caso in cui l’abitazione faccia parte di un condominio, sono considerati anche gli spazi comuni quali: l’androne, le scale, ed i terrazzi. Tra i luoghi coperti rientrano anche le residenze temporanee per le vacanze ma solo in Italia. Sono esclusi gli infortuni in viaggio.

Una multa a chi non paga l’assicurazione

In caso di mancato pagamento, l’Inail potrà applicare una multa. La sanzione sarà irrisoria perché sarà proporzionale al periodo di mancato pagamento e non supererà la somma annua dovuta. Il rischio no spaventa le casalinghe ed è per questo motivo che l’Istituto deve puntare sull’informazione, rendendo le persone coinvolte consapevoli del grosso vantaggio. Per i “vecchi” assicurati e per tutti quelli che abbiano bisogno di più informazioni è possibile chiamare sia il contact center dell’Inail sia le associazioni di categoria.

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