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Caro bollette: cosa dovremo aspettarci nei prossimi mesi?

Caro bollette: cosa dovremo aspettarci nei prossimi mesi?

Dopo la stangata dei mesi scorsi e le previsioni drammatiche dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sembra che il caro bollette stia rallentando la sua corsa. A partire da aprile infatti, potremmo assistere a una frenata dei rincari anche se le tariffe pre-crisi sono ancora lontane.

L’aumento vertiginoso dei costi dell’energia

Negli scorsi mesi abbiamo assistito ad un aumento dei prezzi dell’energia mai visto prima. Il rialzo registrato è stato pari al 131% per la luce e al 94% per il gas. Famiglie, aziende e industrie hanno dovuto fare i conti con bollette salatissime, talvolta impossibili da saldare. Secondo le stime dell’Arera, pubblicate su Il sole 24 ore nei primi giorni di marzo, l’elettricità sarebbe dovuta aumentare di un altro 20% e il gas di un ulteriore 2%. 

Ora però l’aumento esponenziale dei prezzi dell’energia sembra essere scongiurato. Grazie agli interventi messi in campo dal governo nell’ultimo decreto energia, assisteremo a una decisa frenata, in alcuni casi anche a una lieve flessione.

Caro bollette, verso la frenata

Gli aumenti delle tariffe sono iniziati lo scorso luglio ma solo negli ultimi mesi la curva di rialzo si è impennata. Il governo è dovuto correre ai ripari e ha stanziato un totale di 20 miliardi di euro per rispondere alla crisi. Tra le manovre messe in campo, l’ultima è l’azzeramento degli oneri di sistema. Il risultato è una nuova stima delle tariffe a partire da aprile che vedrà il gas in lieve calo e l’elettricità in aumento di solo il 2%.

Un grande sforzo e un buon risultato se non fosse che, anche solo guardando i dati dell’ultimo trimestre (gennaio-marzo 2022) il gas è aumentato del 41,8% e la luce del 55%. Merito del conflitto in Ucraina? Non esattamente. Gli aumenti sono iniziati, come abbiamo già accennato, sin dall’estate del 2021 e i rincari dovuti alla chiusura dei rubinetti russi riguardano solo febbraio e marzo 2022. Il problema è dunque estremamente più complesso e riguarda gli andamenti dei mercati internazionali.

Come risparmiare sulle bollette?

In tutta Europa si sta parlando dell’eventualità di istituire un comitato sovranazionale per fissare tariffe calmierate, evento che in passato si era verificato solo negli anni Settanta. A porre dei dubbi però c’è anche Davide Tabarelli di Nomisma Energia. Il presidente della società di ricerca in campo energetico ha dichiarato infatti che: “Ricreare una specie di Comitato interministeriale per prezzi di dimensioni europee per fissare tariffe calmierate potrebbe essere un rischio per le aziende energetiche, le quali a differenza dello shock petrolifero del ’73 oggi sono società di diritto privato, quotate e attive sui mercati.”

Durante un’intervista ad Omnibus su La7, Tabarelli ha inoltre parlato di uno scenario destinato a non migliorare nei prossimi mesi. Rinunciando al gas russo, l’Italia è chiamata a cercare nuovi fornitori, nuove risorse, ma soprattutto a preparare le scorte per il prossimo inverno. L’alternativa al caro bollette, secondo il presidente di Nomisma, sarebbe quella di razionare il gas, procedendo ad una riduzione delle ore di riscaldamento per la stagione fredda 2022/2023.

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