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Caso Bormida: il qui pro quo del bonus da 2000 euro

Caso Bormida: il qui pro quo del bonus da 2000 euro

Bormida è un piccolo comune montano di 387 abitanti, in provincia di Savona in Liguria, salito alla ribalta delle cronache recenti per l’originale iniziativa che il sindaco, Daniele Galliano, avrebbe fatto partire per combattere lo spopolamento del borgo. Essa prevedeva la concessione di un bonus di 2000 euro per coloro che avessero deciso di trasferirsi e acquistare casa a Bormida, l’offerta di un affitto molto basso e anche un’occupazione lavorativa. La notizia, naturalmente, si è diffusa velocemente oltre confine, dall’Europa giungendo fino all’America Latina. Si trattava di un’offerta allettante, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo. Testate internazionali, richieste di interviste, telefonate da persone bisognose, provenienti da tutto il mondo, hanno invaso il comune della piccola cittadina.

Cosa è accaduto realmente

Peccato, però, che la notizia, così come riportata dai giornali e come arrivata nelle case delle persone, sia errata. In realtà, Il sindaco aveva fatto solamente una proposta alla regione Liguria per sollecitare la creazione di fondi per i piccoli Comuni allo scopo di offrire un bonus, appunto di 2000 euro circa, a chi avesse deciso di acquistare una casa in borghi ormai abbandonati, come Bormida, e aveva affermato la possibilità di affittare a canone calmierato tre alloggi comunali. Questa dichiarazione si è trasformata in qualcosa di diverso ovvero nella certezza di un lavoro e di un bonus in denaro offerti dal Comune di Bormida.

Il sindaco, data l’incresciosa vicenda, ha fatto un appello all’Ansa allo scopo di chiarirla: “Aiutatemi, non ce la facciamo più a rispondere a tutti, dobbiamo spiegare che a Bormida non diamo 2.000 euro e un lavoro a chi viene a vivere qui. Ci chiamano da tutto il mondo, hanno scritto giornali internazionali e stanno arrivando troupe televisive da tutta Europa. Purtroppo la notizia è errata. Ha aggiunto, inoltre, che gli alloggi comunali saranno rivolti solo a chi è già in Italia e che il bonus è un’idea che può rappresentare un incentivo per le difficoltà del trasferimento. Infine, ha sottolineato di essere rammaricato e dispiaciuto perché la notizia errata ha, purtroppo, illuso persone che vivono in serie condizioni di difficoltà economiche.