Pensione casalinghe: requisiti, contributi e a quanto ammonta

Negli ultimi tempi si è sentito spesso parlare di pensione da casalinghe e prestiti per casalinghe, segno che ci dà da pensare che forse (finalmente) anche questa categoria inizia a godere dei riconoscimenti dovuti. Essere una casalinga è un lavoro impegnativo come qualunque altro. Ci si dedica tutta la vita a casa e famiglia, senza giorni liberi, ferie o permessi ed è giusto che anche le casalinghe vengano tutelate in qualche modo.

La pensione casalinghe INPS, coperta dal Fondo di previdenza, ha come scopo proprio quello di salvaguardare le persone che si dedicano alla cura della casa e della famiglia a tempo pieno e senza essere retribuite in alcun modo.

Ma come fare per aderire? Che requisiti bisogna avere e se soddisfatti, quando mandare la domanda d’iscrizione? E per quanto riguarda i contributi? A quanto ammonta la cifra?

Sono tutte domande a cui cercheremo di dare una risposta corretta e chiara nelle prossime pagine di questo articolo:

1) Cos’è e come funziona la pensione casalinghe

La pensione casalinghe Inps Inail si occupa di garantire un’entrata fissa mensile alle persone che decidono di dedicare la propria vita alla cura di casa e famiglia a titolo gratuito. Una volta raggiunta la soglia d’età necessaria infatti, dopo aver fatto domanda e aver versato i contributi, a queste persone spetta una pensione di inabilità o di vecchiaia.

2) Requisiti

A chi spetta la pensione casalinghe? Spetta a donne e uomini tra i 16 e i 65 anni con le seguenti caratteristiche: si occupano del lavoro in casa a titolo gratuito e senza vincoli di subordinazione, non sono titolari di una pensione diretta, non sono né dipendenti né liberi professionisti con obbligo di iscrizione ad una cassa previdenziale o specifico ente e hanno un lavoro part time.

3) Domanda d’iscrizione

Mandare la domanda d’iscrizione è più semplice di quanto si possa pensare!

Basta inviarla per via telematica (ed esclusivamente per via telematica), previa identificazione con PIN, in uno dei seguenti modi: accedendo ai servizi telematici del portale Inps, chiamando da rete fissa il numero verde 803164 oppure da cellulare il 06164164 oppure usufruendo dei servizi telematici offerti dal Patronato e da tutti gli intermediari dell’Istituto.

4) Contributi

Il contributo che si vuole dare al fondo è libero e senza limitazioni, ma si suggerisce ai partecipanti di versare una somma pari a 25,85 euro per avere l’accredito di un mese di contributi. Il versamento non è legato a date temporali particolari e si può effettuare in qualsiasi momento dell’anno tramite bollettini postali.

5) A quanto ammonta la pensione?

L’importo della pensione varia in base al sistema di calcolo contributivo, ossia quanto è stato versato annualmente, e alla variazione del Pil. Tenendo conto di un versamento mensile di 25,85 euro (309,84 euro all’anno) per 40 anni, il montante contributivo arriverebbe a 12.393,60 euro. Ci sono tuttavia altre considerazioni da fare, vediamole infine insieme.

6) Ammontare della pensione: come calcolare

Considerando questa cifra e i coefficienti di trasformazione, la pensione annuale sarebbe uguale a 1.086,20 euro, ossia 83,55 euro al mese.

Soltanto un’integrazione, niente a che vedere con una vera pensione. Per avere una pensione di almeno 500 euro mensili, il montante contributivo dovrà essere di almeno 120mila euro.

Ti è piaciuto il nostro articolo? Allora condividilo su Facebook!

Pubblicità