Come coltivare il basilico a casa e farlo durare più a lungo

come coltivare il basilico

Per impreziosire la cucina con un po’ di basilico appena colto non è necessario vivere in campagna e possedere un orto. Basterà posizionarlo nel luogo più adatto della casa o del balcone e curarlo regolarmente con pochi e semplici gesti quotidiani.

Che il luogo prescelto sia l’esterno o l’interno importa davvero poco! Il basilico è una pianta che può crescere all’interno di una abitazione come sul balcone in modo rigoglioso, regalando foglie fresche fino in autunno, quando il profumo dell’estate sarà sicuramente troppo lontano.

Attenzione però: un certo tipo di basilico molto comune è cancerogeno, più avanti vi spiegheremo quale e perché.

Vediamo insieme come coltivare il basilico, farlo crescere al meglio sul balcone e farlo durare più a lungo:

1) Come piantarlo

Innanzitutto è importante avere a disposizione del terriccio universale che consenta ai semi di crescere al meglio. Nel caso in cui decideste di piantarli all’esterno saranno necessari dei vasi in terracotta o plastica di medie dimensioni. Mai troppo piccole, perché questa pianta può raggiungere e superare 60 centimetri di altezza.

basilico come piantarlo

2) Come cominciare

Dopo aver individuato dove piantare la vostra futura pianta di basilico, è necessario sapere come farlo. Posizionate i semi a distanza l’uno dall’altra e interrateli solo di pochi centimetri.

Successivamente dovrete bagnare abbondantemente il terreno e mettere i vasi in una posizione in cui non prendano sempre il sole diretto ma comunque ben illuminato.

come coltivare il basilico

3) Quando piantarlo

La primavera è il momento giusto per piantare il basilico. Il periodo consigliato per la semina è da febbraio-marzo a fine maggio-inizi di giugno. Anche se si crede che questa antichissima pianta aromatica particolarmente profumata abbia bisogno di molta terra e sole per crescere, in realtà non è così. Un piccolo contenitore e una discreta esposizione solare permetteranno ai semi di crescere e vi regaleranno del basilico fresco fino ad autunno inoltrato.

Basilico quando piantarlo

4) Come curarlo

Il basilico che avrete piantato impiegherà solo una settimana per germogliare e comparire dalla terra verdissimo con le sue prime foglioline profumate. Ricordate di annaffiare spesso il basilico, soprattutto durante le prime fasi. Il momento giusto per dissetare le piante è la mattina presto, ma nel caso di calore eccessivo, anche due volte al giorno ma senza esagerare nell’annaffiatura. Trascorso circa un mese sarà possibile raccogliere le prime foglie. Permettendo alla pianta di crescere ancora più rigogliosa.

Basilico come curarlo

5) Come farlo durare più a lungo

Oltre a non eccedere con l’acqua, per far durare più a lungo il basilico sono necessari altre basilari accortezze.

Il terriccio non dovrà mai essere secco ma neanche sempre troppo umido, in questo caso la pianta potrebbe marcire. Se il basilico crescerà all’esterno non dovrà mai essere posizionato in mezzo a correnti d’aria.

Basilico: come farlo durare più a lungo

6) Come eliminare i fiori

In tanti non ci fanno caso ma è molto importante eliminare anche i piccoli fiori nel momento in cui li vedrete spuntare. La cimatura è importante affinché la pianta continui a crescere senza diventare legnosa. Infine, per evitare le pericolose concentrazioni di metileugenolo, ricordatevi di consumare le foglie più alte.

come coltivare il basilico

Ora che avete capito come coltivare al meglio la piantina di basilico, sapete quali sono i metodi migliori per conservare le sue foglie?

Scopriamolo nelle prossime pagine:

1) Sott’olio

Senza dubbio uno dei metodi più semplici. Dopo aver raccolto le foglie di basilico, lavatele bene sotto acqua corrente e asciugatele in un canovaccio. Inseritele in un vasetto, sistemandole con cura ben distese e sovrapposte le une alle altre. Coprite tutto con dell’olio extravergine di oliva e assicuratevi che le foglie restino al di sotto dell’olio, magari servendovi di una retina di plastica come piccolo peso. In questo modo, il basilico sarà da consumare entro un mese.

trucchi per coltivare il basilico

2) Sotto sale

Dopo aver lavato e asciugato le foglie di basilico (procedimento che andrà ripetuto anche per i due prossimi consigli di conservazione), posizionatele all’interno di un vasetto, alternando strati di basilico a strati di sale fino. Come per il metodo precedente, anche in questo caso il basilico dovrà essere consumato entro due mesi.

3) In freezer

Una volta lavate ed asciugate bene le foglie, disponetele su una teglia, avendo cura di non sovrapporle e non schiacciarle. Posizionate la teglia nel freezer coprendola con della carta stagnola. Una volta che le foglie saranno congelate, potrete inserirle comodamente in un sacchetto di plastica, evitando così che si attacchino le une alle altre.

4) In freezer, ma a cubetti

Questo è sicuramente il metodo più utile, svelto e duraturo che vi consigliamo. In questo modo, inoltre, l’aroma del basilico resterà assolutamente invariato. Tritate le foglie di basilico con un po’ d’olio extravergine d’oliva, tanto da creare una salsa leggera e fluida. Inserite poi il composto in un contenitore per cubetti di ghiaccio, così da avere sempre delle porzioni pronte all’uso e a cui aggiungere tutti i condimenti che preferite!

cubetti basilico

Ma attenzione, il basilico può addirittura essere pericolo per la salute se la piantina è troppo piccola, ecco tutto quello che c’è da sapere per stare tranquilli:

Il basilico contiene il metileugenolo

Le piante di basilico che non superano i 10 centimetri di altezza, contengono il metileugenolo. Una sostanza che il National Program of Toxicology ha classificato come cancerogena nel 2000. Nel 1999, durante uno studio che intendeva spiegare perché il pesto ligure doc fosse più buono di altri, il Centro di Biotecnologie di Genova individuò questa sostanza. Dalle ricerche sui topi si è dimostrato che il metileugenolo è cancerogeno.

Il dottor Francesco Sala, ordinario di Botanica Generale e Biotecnologia presso l’Università di Milano e membro della Fondazione Umberto Veronesi, ha affermato: “Nel pesto tradizionale ligure, per esempio, quello che si ottiene utilizzando piantine di basilico al di sotto dei dieci centimetri, il metileugenolo è presente in dosi 600 volte superiori ai valori ammessi dalle normative sanitarie“.

pesto con il basilico

Ecco le precauzioni da prendere:

Precauzioni

Il metileugenolo è una molecola che protegge la pianta giovane da insetti e batteri. Però, durante la crescita perde il metile e diventa innocua. Quindi, il pesto può essere cancerogeno? Solo se fatto con piantine molto piccole (dai 2 agli 8 centimetri). Nonostante questo, uno studio del 2002 relativo alla tossicità di questa molecola, ha osservato che le dosi a cui la sostanza è cancerogena nei topi è comunque 100-1000 volte superiore alla dose tipicamente assunta dagli esseri umani e quindi non porrebbe rischi di cancro significativi.

L’unica precauzione è quella di utilizzare solo le foglie provenienti da piante che superino i 10 cm di altezza.

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