Il gelsomino è un arbusto perenne, originario del Medio Oriente e dei paesi asiatici ma che si adatta molto bene a qualsiasi tipo di clima. È piuttosto facile da coltivare e regala grandi soddisfazioni, soprattutto quando inizierà la fioritura con il suo profumo molto marcato e apprezzato!
Ne esistono più di 200 varietà nel mondo che si differenziano per colore e forma dei fiori, oltre che per il numero di petali e per il periodo di fioritura. Pensate che questo fiore è stato anche protagonista di tante leggende! La maggior parte fiorisce in primavera, ma ve ne sono anche alcune che prediligono l’inverno o l’autunno.
Possono tranquillamente essere coltivati sia in vaso dentro casa che in giardino.
Essendo molto resistente, il gelsomino può essere sfruttato per rivestire cancellate o staccionate, o addirittura per creare piccole siepi o barriere, garantendoci privacy in casa e restituendo un buon effetto visivo grazie ai suoi colori! Basta un po’ di pazienza e scegliere la varietà che più si addice alle nostre esigenze.
Scopriamo assieme come coltivare il gelsomino per farlo crescere rigoglioso:
1) Varietà di gelsomino
La scelta della varietà di gelsomino che vogliamo coltivare è molto importante, perché influenzerà anche le modalità di coltivazione. In Italia le più diffuse sono tre.
Gelsomino officinale: il più comune, è di colore bianco e fiorisce a fine primavera. Gelsomino di primavera: come suggerisce il nome questo fiorisce ad inizio primavera, i suoi fiori sono gialli. Gelsomino polyanthum: si tratta della varietà più alta, può raggiungere i 2,5 metri e fiorisce in inverno

2) Coltivazione esterna: rampicante
Teniamo a mente che se abbiamo scelto la varietà polyanthum è quella che tende maggiormente ad arrampicarsi rispetto alle altre. Non necessita di un terreno particolare e si alimenta grazie alla pioggia, anche se dovremo stare attenti che il terreno sia sempre umido.
È importante anche darle un sostegno a cui ancorarsi, tenendo a mente che non ci metterà molto a ricoprire ciò che la circonda!

3) Coltivazione esterna: gelsomino officinale
La varietà più comune di gelsomino, ovvero quello bianco o officinale, non necessita di grandi attenzioni per crescere rigoglioso! Il terreno ideale è quello che normalmente si trova nei giardini, purché sia ben drenato. A differenza della rampicante non ha bisogno di essere legata ad alcun sostegno, ma sarebbe meglio posizionarla in una zona dove non sia esposta al sole tutto il giorno. Anche in questo caso è meglio garantire un’umidificazione costante del terreno.

4) Coltivazione esterna: gelsomino di primavera
Il gelsomino primaverile è quello che ha bisogno di più attenzioni, seppur non sia comunque difficile da coltivare. Innanzitutto, è importare piantarlo in un terreno fresco e abbastanza ricco di humus, sostanza necessaria per la sua crescita, e che rimanga sempre ben umidificato. Inoltre, è necessario posizionarlo in una zona del giardino costantemente esposta al sole.

5) Coltivazione in vaso
Se decidessimo di piantare il nostro gelsomino all’interno di un vaso dovremo innanzitutto premurarci di capire le dimensioni che la pianta raggiungerà; basta chiedere consiglio al fioraio da cui lo acquistiamo.
Un altro punto fondamentalmente, similmente a come dovremmo fare per piantarlo in giardino, è sistemare all’interno del vaso un sostegno che permetta alla pianta di arrampicarsi.

6) Terriccio e annaffiatura
Come terriccio per il vaso di gelsomino possiamo semplicemente ricorrere alla terra del nostro orto, se ne avessimo a disposizione, o altrimenti qualsiasi terriccio naturale adatto ai fiori che possiamo trovare in commercio. Con l’aggiunta di torba o sabbia nel vaso aumenteremo anche il potere drenante della terra. Annaffiamo con molta frequenza, in modo che il terriccio sia sempre umido e ben idratato.

7) Esposizione al sole
Il vantaggio di avere un gelsomino in vaso è che potrà essere facilmente spostato in base alle esigenze di luce e aria della pianta.
Seppur si adatti bene alle temperature calde e fredde un clima invernale troppo rigido potrebbe comportare la morte del nostro gelsomino. Evitiamo di esporlo al solo per troppo tempo, inoltre sarebbe consigliabile posizionarlo all’aperto in zone di semi ombra, in primavera ed estate, per poi ritirarlo quando le temperature si abbassano. Premuriamoci anche che non sia esposto a correnti di aria fredda.

8) Potatura e travaso
Come già accennato il gelsomino non necessita di grandi cure per crescere rigoglioso, ma nonostante tutto dovremo comunque prestargli qualche attenzione.
Sarebbe consigliabile potarlo a fine inverno, in modo da favorirne la fioritura. Dovremo anche travasarlo una volta all’anno, a settembre per il gelsomino primaverile oppure ad inizio primavera per quello che fiorisce in inverno.

9) Un fiore con molte proprietà
Dal fiore di gelsomino ne viene estratto l’olio essenziale. Questo ha molte proprietà benefiche, antisettiche e antibatteriche. Può donare sollievo dai brufoli, ma anche aiutare a cicatrizzarne i segni lasciati sulla pelle. Contribuisce a sciogliere il muco in caso di raffreddore e tosse. Inoltre, in aromaterapia viene usato come aiuto contro depressione e ansia.
In erboristeria, invece, aiuta a combattere i dolori mestruali.

10) E con molte leggende
Una delle tante leggende che gravitano attorno a questo maestoso e profumatissimo fiore vuole che in Italia sia stato portato da Cosimo I de Medici che però proibì al popolo di piantarlo. Un giardiniere ne rubò un rametto per regalarlo alla sua fidanzata. La pianta crebbe grazie alle sue cure, diventando simbolo dell’amore tra i due fidanzati, che si sposarono vivendo felici. Da questa leggenda deriva anche l’usanza toscana di aggiungere un rametto di gelsomino al bouquet delle spose come simbolo di fortuna e prosperità.

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